Non è una cosa facile riuscire a fare gli acquisti giusti, quelli cioè che ci permettono di voler bene all'ambiente o comunque di volergli il meno male possibile.
Infatti quando dopo anni si aprono gli occhi da un torpore durato fin troppo e si comincia a cercare di capire quali prodotti di uso più o meno quotidiano possiamo comprare in serenità e quali dovremmo invece bandire dalle nostre buste della spesa, inizia una sorta di girone dantesco.
Per entrare subito nel vivo della faccenda bisogna dire che ci sono principalmente due strade da percorrere e cioè i prodotti devono:
- avere un basso impatto per l'ambiente - poco inquinanti per terreni, acque e gli ecosistemi connessi
- non essere testati su animali
Le difficoltà maggiori stanno nel fatto che nella nostra società non si tende a pubblicizzare ciò che è migliore...sia mai! Pertanto tali prodotti sono spesso "di nicchia" e nei supermercati, dove facciamo la maggior parte degli acquisti, non si trovano o al massimo c'è un'unica marca, punto. Poi accade che compri un detersivo pensando che finalmente laverai magliette e mutande o piatti e pentole senza inquinare niente e nessuno ed invece ecco la fregatura: quel prodotto a basso impatto ambientale non è cruelty-free!
Allora inizi a guardare male anche quella bottiglietta e ti rimetti al pc, a cercare, a capire, a pensare...
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